Gay & Bisex

A casa 1


di svuotocazzi
20.01.2017    |    29.072    |    13 9.6
"“Ah ma sei proprio affamato stamattina! Cos'è? Ti sei svegliato infoiato?” “Sì – gli dico – mi sento puttana oggi” “E sai di cos'hanno bisogno le puttane? Di..."
Oggi non ho nulla da fare e posso restare tranquillamente a casa. Gli ultimi giorni sono stati un po' impegnativi e ho bisogno di scaricare la tensione accumulata. Tradotto: voglio fare il pieno di cazzo.
Mi sveglio verso le otto e mezza, già eccitato. Mi infilo una mano nelle mutande e sento il buco umido e palpitante: povero, è un po' che non si fa aprire per bene e richiama le dovute attenzioni. Senza incontrare resistenza ci infilo due dita e mi allargo un po' lo sfintere. Le faccio uscire lentamente e me le infilo in bocca. Mi ha sempre eccitato il gusto del mio buchetto e anche stavolta mi regala un'ottima sensazione.
È tempo di alzarsi e mi sistemo il pisello barzotto nei boxer. Eh sì, la voglia è proprio parecchia!
Vado in cucina e mi preparo il caffè. Nel frattempo accendo il telefono e apro le app che uso di solito. Su Grindr mi appare un nick piuttosto esplicito: “Pallepiene”. Non è lontano da me e gli scrivo subito per vedere se ha bisogno di 'qualcosa'. Mi dice di essere di passaggio nella mia zona (ecco perchè non lo avevo mai visto!) e di non avere molto tempo.
“Beh, guarda...io devo giusto fare colazione”
“Se mi dici dove sei, ti porto io qualcosa di buono!”
“Mandami un paio di foto”
Beh, è un bel tipetto: 36 anni, magro di fisico, qualche pelo e un pisello che sembra interessante!
“Ok, passi subito?”, e gli mando la localizzazione.
“Sì, cinque minuti e sono da te”.
“Perfetto, scrivimi quando sei qui”.
Giusto il tempo di bere il caffè e mi dice di essere arrivato. Gli apro la porta e lo faccio salire.
Un rapido “ciao” e allungo una mano a tastargli il cazzo.
“Hai voglia, eh?” mi fa.
Non finisce queste due parole che già sono in ginocchio a sbottonargli la patta. Gli abbasso gli slip e mi infilo il cazzo in bocca. È già abbastanza grosso, saranno una ventina di centimetri. Lo succhio con foga: ho voglia e glielo faccio capire. Non ci mette molto a indurirsi del tutto e mi entra in gola alla perfezione. Sì, stamattina mi è andata bene.
Il ragazzo prende a scoparmi la bocca con forza e io, stando fermo, lo lascio fare. Anzi, appena rallenta il ritmo, gli afferro il bacino e gli impongo il ritmo dando profonde succhiate. Lui prende a mugolare e dai suoi occhi, fissi sul pisello che scompare nella mia bocca, posso intuire il piacere che sta provando.
“Ci sono quasi” mi dice “Sei pronto?”
Annuisco senza togliermi il cazzone dalla gola, ma dandogli una succhiata che gli fa tremare la voce.
“Apri la bocca”. Si prende il pisello in mano e inizia a menarsi con forza. Io ho la bocca spalancata e la lingua ben esposta, pronte a ricevere il suo seme.
“Eccola, puttana!” e dal suo cazzo parte uno schizzo denso che mi colpisce il naso. Non lo lascio finire e chiudo la bocca attorno alla sua cappella per non sprecare la sua sborra. Gli altri cinque spruzzi mi costringono ad ingoiare per ben due volte. Lui ferma la mano e lascia che gli ripulisca il pisello con la bocca. Mi rinfilo il cazzo in gola, spremendone le ultime gocce di seme.
Il maschio si complimenta con me, si rimette il cazzo nelle mutande. Mi dà una pacca sulla testa e ringraziandomi se ne va al lavoro.
Io resto a terra ad assaporare il gusto dolce della sua sborra e lo sento scendere dalle scale.
Mi rialzo e muovo un po' le gambe indolenzite. Torno in cucina e riprendo in mano il cellulare. La mia voglia di cazzo non è diminuita per niente e mi metto a cercare qualcun altro da svuotare. Certo, l'ora non è delle migliori e molti sono già andati al lavoro.
Passa infatti una mezzora e ancora non sono riuscito a trovare nessuno, quando ecco che entra in chat un profilo che conosco bene. È un ragazzo sui trent'anni che ogni tanto passa nella mia zona, è fidanzato, ma non disdegna di svuotarsi in qualche altro culetto caldo e ricordo bene le monte che mi ha regalato nei mesi scorsi.
Gli scrivo e mi risponde subito. Ha voglia anche lui, ma deve terminare un paio di commissioni.
“Se vuoi ti aspetto, quando le hai finite”
“Volentieri. Mi faccio vivo tra una ventina di minuti!”
Bene, ho il tempo di darmi una lavata e di rispondere a qualche email. Nel frattempo tengo d'occhio il cellulare. Dopo una mezzoretta arriva un suo messaggio.
“Ohi scusa, ho finito solo adesso!”
“Figurati. Che fai? Vieni?”
“Sì certo, ho voglia di aprire un culo”
“Sai dove trovarmi ;)”
“Arrivo! Fatti trovare pronto!”
Cinque minuti dopo sono sulla porta ad aspettarlo. Entra in casa, ci salutiamo e lo faccio accomodare. Va in bagno a rinfrescarsi un attimo e torna subito in cucina. Io sono appoggiato al bancone con un bicchiere d'acqua in mano. Mi si avvicina e mi chiede se ho voglia di essere la sua troietta. “Sai che non mi tiro indietro” Sorride compiaciuto e prende a toccarmi il culo con entrambe le mani. Io appoggio il bicchiere e inizio a baciarlo. Non solo è carino, ma ci sa proprio fare. Credo che se fosse il mio ragazzo non lo lascerei uscire di casa così facilmente!
Ho voglia di divertirmi un po' e lo bacio con intensità per una decina di minuti. Le nostre salive si mischiano e lui non smette di toccarmi il culo. Io invece faccio scorrere le mie mani sul suo petto e sulle sue braccia: anche se ci sono un po' di vestiti si sentono le forme atletiche e i muscoli guizzanti del suo corpo. Non sono solo le nostre bocche a essere unite, ma ormai anche il suo pacco poggia sul mio e distinguo nettamente le pulsazioni che gli gonfiano il cazzo.
Non voglio avventarmi sul suo pisello e inizio a spogliarlo lentamente. Prima la felpa, poi la maglietta. Ha un bel petto e due capezzoli invitanti. Partendo dalla bocca scendo con la lingua lungo il suo collo e prendo a bagnargli abbondantemente i pettorali. Mi approprio prima di un capezzolo e poi dell'altro e li succhio a lungo facendolo gemere piuttosto rumorosamente. Con le mani gli torturo quello rimasto libero e mi reggo al suo collo.
Torno a baciarlo con ardore. Ho intenzione di farlo rosolare per bene prima di concedermi. Continuo a strizzargli i capezzoli con le dita, mentre lui prende a spingermi la testa verso il basso. Ma non voglio ancora succhiarlo. Non smetto di baciarlo e porto entrambe le mani a stringergli il cazzo. È ormai perfettamente duro, ne tasto la larghezza e la cappella, sento che sulla sua tuta si è formata una chiazza bagnata, segno inequivocabile della sua piena eccitazione.
“Vuoi farmi morire?” mi chiede.
Io non rispondo, ma guardandolo con aria di sfida continuo a massaggiargli il cazzone senza farlo uscire dai pantaloni. Lui invece mi ormai scoperto il culo e mi sta infilando un dito nel buco. Lo accolgo senza scompormi e lui, stupito dalla mia disponibilità, mi sussurra all'orecchio: “Lo senti quanta voglia di cazzo hai?”.
Mi fa girare e mi dice di spingere in fuori il culo. Obbedisco e lo sento inginocchiarsi alle mie spalle. La sua lingua calda si appoggia sulle mie natiche, prima sulla destra, poi sulla sinistra, e si fa strada nel solco centrale. Arriva al mio buco e prende a leccarlo con vigore. Io mi rilasso e sento i miei muscoli aprirsi completamente. Farmi leccare il culo mi ha sempre fatto sentire più vacca del solito.
Sputa abbondantemente sul mio buchetto, si alza e si toglie pantaloni e mutande. Io non mi giro, sento solo rumori.
“Sei pronto?”. “Scopami adesso” gli rispondo.
E lui non aspettava altro. La sua cappella si appoggia al buco e con una spinta decisa entra completamente dentro di me. Nonostante abbia facilitato l'ingresso spingendo in fuori, un urlo di dolore/piacere mi esce dalla bocca. “Che c'è? È troppo grosso?” “Sbattimi con forza” lo incito.
Tenendosi ai miei fianchi prende a scoparmi con colpi fondi e decisi. Non so come, ma già da subito sento uscirmi dal buco rivoli di umori che facilitano il percorso del suo cazzo. Sono talmente eccitato che in pochi istanti il suo cazzone, largo e duro, affonda in me come nel burro. Non provo più dolore, ma solo piacere.
Lui se ne accorge, mi dà della troia, mi dice che sono la sua troia e io, turbato dal profondo piacere, gli confesso di aver appena svuotato un altro maschietto. “Ah ma sei proprio affamato stamattina! Cos'è? Ti sei svegliato infoiato?” “Sì – gli dico – mi sento puttana oggi” “E sai di cos'hanno bisogno le puttane? Di cazzo!” E giù un colpo di cazzo più forte degli altri!
La monta ha preso il ritmo delle altre che mi ha dato in passato. Non si risparmia mai quando ci vediamo e io non voglio deluderlo neanche in questo caso.
All'improvviso esce da me, mi fa girare verso di lui, mi fa sedere sul bancone della cucina e mi apre le gambe. Entra rapido dentro di me: è stato solo un attimo ma sono riuscito a intravedere il suo bel bastone, reso lucido dei miei umori, prima che mi sprofondasse dentro. Anche in questa posizione mi dà dei colpi forti e decisi. Io gli cingo il bacino con le mie gambe per restare più unito a lui, mi sollevo a baciarlo e con le mani torno ad accarezzargli i capezzoli. La posizione è perfetta e non sembra non fare fatica a penetrarmi il buco.
“Ci sono quasi – mi dice – Dove la vuoi?”
“Riempimi il culo” gli sussurro e lo bacio con maggiore intensità.
Non impiega molto, vedo che chiude gli occhi e sento che prende ad ansimare tenendo le sue labbra appoggiate alle mie. Il suo cazzo si gonfia e fa dilatare ancora di più il mio sfintere. Lo inserisce in profondità e smette di muoversi.
Con un urlo profondo scarica il suo orgasmo e il mio retto viene riempito da molti getti di sborra. La sento calda e vischiosa dentro di me. Riprende a muoversi lentamente e dalle espressioni del suo viso gode immensamente sentendosi il cazzo bagnato dal suo stesso sperma.
“Sei sempre eccezionale” e mi bacia, ancora a occhi chiusi.
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